PROROGA VERSAMENTO IMPOSTE 2023 E 2024

Proroga del termine per i soggetti Isa e forfettari
Con l’articolo 37, D.Lgs. 13/2024, sono stati prorogati al 31 luglio 2024, senza alcuna
maggiorazione, i termini per effettuare i versamenti:
 risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva;
 che scadono il 30 giugno 2024;
 in relazione ai contribuenti che esercitano attività economiche per le quali sono
stati approvati gli Isa e che dichiarano ricavi o compensi di ammontare non
superiore a 5.164.569 euro, compresi quelli aderenti al regime forfetario o di
vantaggio (c.d. “minimi”).
Il rinvio del termine di versamento viene introdotto in concomitanza con il debutto del
concordato preventivo biennale, disciplinato dal medesimo D.Lgs. 13/2024, per venire
incontro alle esigenze di contribuenti e professionisti nel primo anno di applicazione del
nuovo istituto.
Sebbene l’introduzione della proroga dei versamenti sia legata al fatto che il 2024 è il
primo anno di applicazione dell’istituto del concordato preventivo biennale (il primo
biennio concordato è infatti il 2024/2025), la sua efficacia ha portata generale, tenuto
conto del fatto che la disposizione citata include anche contribuenti che non possono
aderire al concordato preventivo, quali:
 i contribuenti soggetti agli Isa, ma per i quali operano cause di esclusione;
 i soggetti in regime forfettario.
Si sottolinea che l’articolo 37, D.Lgs. 13/2024 non prevede la possibilità di effettuare i
versamenti predetti con il differimento di 30 giorni (come previsto dall’articolo 17,
comma 2, D.P.R. 435/2001), applicando la maggiorazione dello 0,40%. Tale possibilità
non emerge neppure dalle istruzioni alla compilazione delle dichiarazioni dei redditi e
Irap. Sembra quindi preferibile ritenere che il termine prorogato del 31 luglio 2024
“assorba” la possibilità di differimento di 30 giorni con la maggiorazione dello 0,4%, con
conseguente inapplicabilità di un ulteriore differimento al 30 agosto 2024. Tuttavia, tale
possibilità potrebbe essere ammessa dall’Agenzia delle entrate con un prossimo
chiarimento ufficiale (analogamente a quanto avvenuto in passato con la risoluzione n.
71/E/2019, rispetto alla proroga dei versamenti disposta nel 2019).